Dopo questa vicenda, è credibile parlare di riforma o taglio dei finanziamenti pubblici alla politica?

E' necessario, e non solo per la vicenda del tesoriere infedele che ha ingannato quanti avevano fiducia in lui ed eluso i diversi controlli esistenti. E' noto che chi faceva parte della Margherita non fa oggi parte di un unico partito; tuttavia, nelle differenti posizioni di ciascuno, sono state presentate diverse proposte di legge per fissare nuove regole di trasparenza. Tra queste proposte e disegni di legge a prima firma Francesco Rutelli (Atto Senato n° 3203 "Norme per il controllo del finanziamento ai partiti"); Pierluigi Castagnetti (Atto Camera n. 506 "Disposizioni per l'attuazione dell'articolo 49 della Costituzione in materia di democrazia interna dei partiti"); altre proposte sulla democrazia interna ai partiti e la disciplina della responsabilità amministrativa dei partiti politici (tra le altre, l'Atto Senato 2689 firmato anche da Enzo Bianco, Luigi Zanda, Maria Pia Garavaglia; l'Atto Camera 3615 firmato anche da Donato Mosella).

Anche grazie all'impegno di tutti i parlamentari già appartenenti alla Margherita, è stata approvata la legge n. 96 (6 luglio 2012), che riforma notevolmente i controlli sui finanziamenti ai partiti politici, e che ha stabilito la destinazione del 50% dei rimborsi previsti per il 2012 agli interventi nelle aree del terremoto che ha colpito Emilia Romagna, Lombardia e Veneto.