Lusi: Liquidatori Dl,sara' perseguito fino a ultimo centesimo
'In corso rimozione dalle testate web delle sue diffamazioni'
"L'ex tesoriere non puo' farsi nessuna illusione: sara' perseguito fino all'ultimo centesimo sottratto alla Margherita e saranno ripuliti fino all'ultimo centimetro gli effetti della 'nube tossica' che ha diffuso con le sue calunnie e diffamazioni". Lo affermano, in una nota, i liquidatori dell'associazione Margherita in merito alle dichiarazioni dell'ex tesoriere del partito, Luigi Lusi. "Cio' - proseguono - sara' fatto fino all'ultimo grado di giudizio, a conclusione definitiva dei numerosi procedimenti in corso contro di lui, i suoi familiari e i suoi complici: in sede penale e in sede civile in Italia e all'estero, e in sede contabile". Per i liquidatori Dl "l'ultimo pronunciamento davanti alla Corte dei Conti ha scongiurato ogni 'sconto' che il Lusi aveva cercato di procurarsi. Anche se ripetute pronunce in sede penale - inclusa la Cassazione - e in sede civile hanno finora escluso questa possibilita', non si puo' escludere l'ulteriore aggravamento della sua posizione in base al reato di peculato. Intanto, per tutelare l'onorabilita' della Margherita e dei suoi dirigenti sono in corso, in questi giorni, le prime cento delle circa duemila azioni per la rimozione dalle testate web dei contenuti infamanti ricavati dalle diffamazioni di Lusi".
ANSA - 12 gennaio 2014
Lusi: Margherita, nessuno "sconto" da Corte dei Conti
"Fallisce il tentativo di Lusi di ottenere uno 'sconto' dalla Corte dei Conti". Lo dichiara in una nota l'Ufficio Stampa della Margherita. "Resta fermo - continua la nota - che la sede fondamentale per l'ottenimento della giustizia dai ladrocini e dalle calunnie dell'ex tesoriere e' quella penale e, successivamente, quella civile. Confermiamo che la Margherita continua a perseguire l'ex tesoriere, i suoi complici e familiari in ogni sede con l'obiettivo, gia' stabilito, di donare tutto il maltolto allo Stato italiano. Va anche ricordata la lunga serie di successi finora ottenuti dalla Margherita, incluso il sequestro dei beni della moglie di Lusi. Il prossimo impegno riguarda il recupero del "tesoro trafugato" in Canada fino all'ultimo euro e al completo accertamento della verita'", conclude la nota dell'Ufficio Stampa della Margherita.
ANSA - 30 dicembre 2013
CASO LUSI: CORTE CONTI CONDANNA EX SENATORE A RISARCIMENTO DI OLTRE 22 MLN
La sezione giurisdizionale per il Lazio della Corte dei Conti ha condannato l'ex tesoriere della Margherita Luigi Lusi al "risarcimento del danno erariale a favore dello Stato, e per esso del Ministero dell'economia e delle finanze, nella misura di 22.810.200 di euro". E' quanto si legge nella sentenza, depositata oggi. Lusi era stato infatti citato in giudizio dalla procura regionale presso la sezione giurisdizionale per la Regione Lazio della Corte dei conti per rispondere del danno erariale per illecita gestione, in qualita' di tesoriere, dei fondi ricevuti dal partito ''Democrazia e' Liberta'-La Margherita'' a titolo di rimborso per le spese elettorali dei partiti politici. "A tale somma - stabilisce la Corte dei Conti - dovranno essere aggiunti rivalutazione monetaria secondo gli indici Istat e gli interessi legali decorrenti dal deposito della sentenza fino al soddisfo".
Adnkronos - 30 dicembre 2013
La casetta in Canada di Lusi vale 3 milioni
Leggi l'articolo di Francesco Grignetti su La Stampa
29 novembre 2013
CASO LUSI: GIORNATA NERA PER L'EX TESORIERE
"Ieri il Tribunale Civile ha rigettato l'istanza della moglie di Lusi che voleva sbloccare i beni sequestrati, oggi l’inchiesta del Corriere Canadese scova parte del tesoro trafugato in Canada proprio mentre la Corte dei Conti perde tempo con un conflitto giurisdizionale che mette a rischio proprio il recupero dei soldi in Canada”. E’ quanto si legge in una nota dell’Ufficio stampa della Margherita.
“La Corte dei Conti oggi – continua la nota - ha estromesso la Margherita dal procedimento pendente davanti alla stessa Corte, perché ritiene che deve essere solo lei a giudicare e punire Lusi. Ma ne' il Tribunale Civile né il Tribunale Penale sono d'accordo. Nello specifico proprio il Tribunale Civile ieri ha rigettato il reclamo proposto dalla moglie di Lusi, Giovanna Petricone che voleva ottenere la revoca del sequestro dei beni, che la Margherita aveva chiesto e ottenuto. Giornata nera dunque per Lusi perchè la decisione della Corte dei Conti, di fatto, non cambia lo stato dell’arte: il processo penale prosegue, i capi di imputazione permangono e la Margherita resta parte lesa. E' però in atto un conflitto giurisdizionale, con Lusi che chiede alla Corte dei Conti di sostituirsi al giudice civile e penale. La Margherita ha quindi già richiesto una decisione in merito alla Suprema Corte di Cassazione. Questo conflitto di attribuzione può rallentare, se non addirittura impedire, il recupero del tesoro di Lusi in Canada. Secondo l’inchiesta del Corriere Canadese, infatti, solo la villa a Toronto vale più di 3 milioni di dollari! Ma di essa nel processo davanti alla Corte dei Conti non v'è traccia”, conclude la nota dell’Ufficio stampa della Margherita.
28 novembre 20013