Comunicato stampa

I PM Alberto Caperna e Stefano Pesci hanno sentito ieri in tarda sera Francesco Rutelli, al termine dei suoi impegni parlamentari.
Prossimamente saranno sentiti - egualmente in veste di testimoni nel procedimento che vede indagato l'ex tesoriere della Margherita Luigi Lusi - il sen. Enzo Bianco, Presidente dell'Assemblea Federale e l'on. Gianpiero Bocci, Presidente del Comitato di Tesoreria; i magistrati valuteranno quali altri esponenti della Margherita eventualmente ascoltare prima della conclusione delle indagini.


Rutelli ha fornito un ampio quadro di informazioni, riassunte in tre pagine di verbale. Ha definito "ridicolo e provocatorio" che l'ex tesoriere tenti di presentare come investimenti a beneficio del partito l'acquisto di beni per proprio esclusivo tornaconto personale, effettuati fuori di ogni mandato, a totale insaputa dell'intero gruppo dirigente della Margherita, e con modalità accuratamente nascoste rispetto alla contabilità ufficiale. Ha illustrato analiticamente i meccanismi di attribuzione dei poteri in base allo Statuto e alla concreta esperienza del partito, allegando verbali dell'Assemblea Federale e del Comitato di Tesoreria.
Rutelli ha inoltre consegnato ai PM copia della bozza del bilancio analitico decennale del partito, con l'indicazione di tutte le voci effettive di spesa, anno per anno, e in particolare l'aggregato delle spese, secondo i maggiori capitoli, per l'ultimo quinquennio, quello sotto indagine da parte degli inquirenti; ha spiegato come sia inventata, mai discussa né stabilita in alcuna sede, qualunque ipotesi di suddivisione tra correnti delle risorse del partito, e come essa sarebbe stata oltretutto impossibile da definire e realizzare, bilanci alla
mano. Ha illustrato l'"assoluta autonomia" giuridica, statutaria e politica del tesoriere, e i motivi per i quali egli avesse conquistato un tale mandato amministrativo riscuotendo tanto ampia fiducia, allegando anche la lettera del Consiglio Superiore della Magistratura attestante la nomina di Lusi a vice-Pretore onorario presso la Pretura di Velletri sino al 2000, quando fu nominato tesoriere della campagna elettorale dell'Ulivo.
Rutelli ha motivato sia la discrezionalità operativa del tesoriere (abilitato a compiere "tutti gli atti di ordinaria e straordinaria amministrazione" ai sensi dell'art. 22 dello Statuto del partito), sia la piena legittimità del finanziamento di attività politiche proprie della gestione caratteristica di ogni partito politico, proposte da lui stesso come da ogni altro esponente della Margherita. Ha ricordato che le cariche degli organi del partito - il Presidente, come il tesoriere e le altre - erano assegnate a titolo gratuito. Ha illustrato i criteri adottati dall'Assemblea Federale per definire il recesso dei membri del partito approdati a formazioni concorrenti elettorali della Margherita.
Rutelli ha informato i magistrati dello stato di avanzamento della due diligence sui bilanci del partito effettuata dai professionisti incaricati, e come da essa scaturiscano elementi di estremo interesse, attestanti un sistema assai sofisticato di falsificazione e travisamento delle attività contabili, che solo dopo settimane di incroci tra imputazioni di costi, fatture e bonifici sta emergendo compiutamente. Le sottrazioni indebite venivano nascoste dietro registrazioni di costi fittizi e con varie operazioni fraudolente. A titolo di esempio: le operazioni a beneficio della società TTT figurano, secondo gli accertamenti finora effettuati, dietro 22 differenti voci di conto economico, apparentemente del tutto regolari. Invece di valorizzare gli interessi dei cospicui depositi bancari (che facevano maturare interessi irrisori: lo 0,77% nel 2011, mentre ben più consistenti interessi, per quasi 400.000 euro in più, avrebbero fruttato investimenti "pronti contro termine"), il tesoriere si appropriava delle risorse del partito per investimenti immobiliari di proprio tornaconto privato. Sino all'identificazione di voci truccate del Protocollo (un esempio: la voce 980 del 2008, riportante una raccomandata da 3 euro e 40
centesimi, nascondeva assegni liberi, cioè "in bianco" per 630.000 euro).
Tutti gli elementi della copiosa indagine interna saranno trasmessi agli inquirenti dai legali della Margherita, e saranno presentati all'Assemblea Federale della Margherita, convocata dal Presidente Enzo Bianco per il 16 giugno prossimo, quando i rendiconti perfettamente leggibili e analiticamente documentati potranno essere approvati in modo corretto. A questo fine, com'è noto, si attende la conclusione dell'attività di "riconciliazione" degli assegni che è in corso di svolgimento da parte della Banca d'Italia e che si concluderà tra circa 30 giorni.
Francesco Rutelli ha ribadito "l'assoluta determinazione dei dirigenti della Margherita a recuperare tutto il maltolto e destinarlo a finalità pubbliche di interesse generale: la villa di Genzano, in particolare, per ospitare attività sociali per persone svantaggiate, affidandole a un ente pubblico."