Lusi condannato per diffamazione di eccezionale gravità contro Rutelli

“La Giustizia arriva. Dopo quella Penale, oggi quella Civile. E mi appaga delle ingiuste sofferenze subite, anche a causa degli spregiudicati media che hanno assecondato un calunniatore, anziché persone di onestà cristallina. Destinerò anche ad alcune delle mie azioni di volontariato i proventi di questa decisione del Giudice”. Lo afferma Francesco Rutelli dopo la sentenza del Tribunale Civile di Roma (18ma Sezione) che ha condannato l’ex senatore Luigi Lusi per i danni arrecati con le sue calunnie all’ex presidente della Margherita, assistito in questo giudizio dall’avv. Maurizio Morganti e dall’avv. Simone Grassi, partner dello studio RPLT. Pronunciandosi in base alla condanna definitiva, per la calunnia contro Francesco Rutelli pronunciata nel 2018 dalla Corte di Cassazione Penale, il Giudice civile, dott.ssa Damiana Colla ha condannato l’ex Senatore Luigi Lusi a risarcire a Francesco Rutelli la somma di euro 70.000,00 oltre alle spese legali per il procedimento. La sentenza stabilisce che “l’odierna fattispecie di calunnia può essere equiparata, ai concreti fini del risarcimento del danno non patrimoniale, alla diffamazione di eccezionale gravità”. Nelle motivazioni si evidenzia in particolare “la vasta diffusione e protratta risonanza delle dichiarazioni calunniose su numerose testate nazionali e non solo, le quali hanno costantemente riportato dichiarazioni del convenuto, aggiornamenti processuali e reazioni del mondo politico, peraltro ancora accessibili nelle versioni online, con perdurante pregiudizio alla reputazione, anche sul web”. 

“Riteniamo – dichiarano i legali Morganti e Grassi- che la decisione del Giudice sia corretta e abbia accolto tutte le nostre prospettazioni difensive, condannando l’ex Senatore Lusi ad un risarcimento esemplare per le gravi calunnie perpetrate”.

“Esprimo soddisfazione- dice Roberto Montesi, presidente del collegio dei liquidatori della Margherita in liquidazione- per la sentenza, un altro passo verso la conclusione positiva dei procedimenti giudiziari, che stiamo proseguendo nel rispetto del mandato ricevuto dall’assemblea del partito. Abbiamo avuto sempre fiducia nella magistratura. Anche se con tempi lunghi, alla fine la verità emerge in modo chiaro ed inequivocabile”.

Lusi. Margherita, confisca e donazione allo Stato attua nostra decisione

"Il collegio dei liquidatori e il comitato dei garanti della Margherita in liquidazione esprimono soddisfazione per l'esecuzione dell'ordinanza della Corte di Appello di Roma per la confisca dei beni dell'ex tesoriere Luigi Lusi. La confisca, come confermato dalla sentenza definitiva della suprema Corte di Cassazione, trova il suo fondamento nella decisione da parte della Margherita di donare allo Stato tutti i beni provenienti dalle azioni nei confronti di Luigi Lusi”. I liquidatori ricordano inoltre che le azioni di risarcimento in sede civile non si esauriscono con la confisca dei beni, ma stanno continuando e continueranno nei confronti di Lusi e della moglie, sia in Italia che all'estero; anche da parte di Francesco Rutelli, calunniato dall’ex-tesoriere, come stabilito definitivamente dalla Cassazione. “Ci siamo costituiti parte civile nel processo e questa esecuzione di confisca rappresenta il parziale ristoro del danno patrimoniale subito dalla Margherita-DL. L'esecuzione a favore dello Stato rappresenta la piena attuazione del mandato ricevuto dall'assemblea del partito che, volontariamente ed unico in Italia, ha deliberato, al momento dello scioglimento, di donare i propri beni allo Stato, oltre ai 6,5 milioni di euro che già sono stati donati direttamente al Ministero dell’Economia”. Lo affermano in una nota il collegio dei liquidatori ed il comitato dei garanti della Margherita.

Sentenza-Lega: basta confusione (o diffamazione) a proposito de La Margherita

Alcuni organi di informazione hanno riproposto, sul tema delle vicende giudiziarie della Lega, una superficiale associazione con quella della Margherita, che è già stata inequivocabilmente definita. Al fine di evitare repliche a tutela dell'onorabilità della Margherita, il Collegio dei Liquidatori ha emesso la seguente nota: 
 
 
Sentenza-Lega: basta confusione (o diffamazione) a proposito de La Margherita 
 
Il Collegio dei Liquidatori della Margherita non ha compiti politici, non intende in alcun modo pronunciarsi su decisioni della Magistratura, tanto meno anticipando l'esito di procedimenti giudiziari in corso. Sottolinea che il proprio comportamento - secondo il mandato ricevuto - è stato di perseguire in ogni sede l'ex-tesoriere, mentre la Lega non ha proceduto in modo analogo, non costituendosi parte civile nei procedimenti aperti.
 
I dirigenti della Margherita, infatti - in ogni sede e in tutti i gradi di giudizio, fino a quello definitivo - sono stati riconosciuti vittime dei comportamenti illeciti dell'ex tesoriere.
 
E' utile ricordare, infine, che l'Assemblea della Margherita ha volontariamente deliberato di donare allo Stato tutte le risorse disponibili e quelle derivanti dalle azioni giudiziarie intraprese nei confronti di Lusi, che aveva sottratto denaro per suo beneficio personale - dunque a discapito del partito, come ha sentenziato in via definitiva la Suprema Corte.
 
I Liquidatori hanno subito proceduto alla donazione allo Stato di 6 milioni e mezzo di euro, caso unico nella storia politica italiana, ed attuato il mandato di recuperare tutto il maltolto per darlo allo Stato.
 
In seguito alla sentenza definitiva di condanna, la Cassazione ha infatti confermato la confisca dei beni di Lusi, proprio in considerazione della dichiarata volontà della Margherita di destinare allo Stato tutti i beni eventualmente recuperati.
 

"LE MOTIVAZIONI DELLA SENTENZA DELLA CASSAZIONE: IL DEFINITIVO E LIMPIDO RICONOSCIMENTO DEL LAVORO FATTO. QUELLO CHE RESTA DA FARE"

COMUNICATO STAMPA DEI LIQUIDATORI DELLA MARGHERITA-DL


"LE MOTIVAZIONI DELLA SENTENZA DELLA CASSAZIONE: IL DEFINITIVO E LIMPIDO RICONOSCIMENTO DEL LAVORO FATTO. QUELLO CHE RESTA DA FARE"
 
 
"La pubblicazione delle motivazioni della Sentenza con cui - lo scorso 19 dicembre - la Suprema Corte di Cassazione ha definitivamente condannato i responsabili delle appropriazioni indebite a danno del Partito Margherita-Democrazia è Libertà, e delle calunnie a danno del suo Presidente Francesco Rutelli, costituisce una pagina di limpido ed alto riconoscimento. Con rispettosa deferenza verso tutti i Magistrati che, dalla Procura della Repubblica all'Ufficio del GIP, dal Tribunale, alla Corte d'Appello e alla Cassazione, si sono univocamente pronunciati nel corso di una vicenda processuale durata oltre 6 anni, il Collegio dei Liquidatori, d'intesa con il Collegio dei Garanti ritiene doveroso informare la pubblica opinione dello stato della propria azione.
 
L'Assemblea Federale conclusiva dell'attività del Partito (svoltasi il 16 giugno 2012) ha deciso che le risorse della Margherita-DL, di esclusiva competenza degli organi del Partito - in quanto frutto dei rimborsi elettorali, dei tesseramenti, dei contributi e delle campagne di autofinanziamento -, venissero donate allo Stato: sia i residui delle attività, sia i proventi delle azioni giudiziarie. 
 
Ad oggi, ben 6,5 milioni di euro sono già stati trasferiti al Ministero dell'Economia - un caso unico nella storia repubblicana. La Suprema Corte ha confermato la validità della confisca stabilita dalla Corte d'Appello in quanto  "coerente" con le decisioni dell'Assemblea del Partito -  che aveva stabilito la devoluzione allo Stato di tutti i beni sottratti da Lusi. Confidiamo che gli organi competenti sapranno utilizzare e valorizzare al meglio tale patrimonio, con finalità di interesse sociale.
 
Ha inizio ora l'azione per il risarcimento dei danni subìti dalla Margherita-DL e dal Presidente Rutelli. Il Collegio dei Liquidatori darà conto degli atti che verranno intrapresi, in tutte le direzioni previste dalla legge, in sede civile.
E' l'occasione per sottolineare l'egregio lavoro svolto dagli Avvocati Nicola Madia e Alessandro Diddi, e per rendere omaggio alla memoria di Titta Madia, che ha assicurato fino all'ultimo giorno della sua vita un apporto determinante nell'accertamento della verità, grazie alla sua professionalità e passione civile."
 
Francesco Rutelli ha dichiarato: "La Cassazione ribadisce - confermando una pena rilevante - la gravità delle calunnie che ho subìto. Già in sede di indagini preliminari, ricordano i Giudici,  emerse che io fui "falsamente accusato" da parte di chi mi sapeva innocente; la Corte sentenzia definitivamente "la cosciente volontà di un'accusa mendace". Resto tuttora in attesa delle scuse di quei giornalisti e commentatori che si sono prestati ad amplificare queste calunnie. Ma la mia soddisfazione più grande risiede nella conferma dell'onestà e onore del nostro partito, assieme alla grande bravura con cui il team di professionisti e legali al lavoro - grazie all'impulso ricevuto dall'intera classe dirigente della Margherita - ha portato al recupero del maltolto e (caso eccezionale nella storia politica italiana) alla devoluzione di queste importanti risorse alla collettività.
 

Alcuni punti da chiarire a proposito del simbolo della Margherita

NOTA DEL PRESIDENTE DEL COLLEGIO DEI LIQUIDATORI, DR. ROBERTO MONTESI 
ALCUNI PUNTI DA CHIARIRE A PROPOSITO DEL SIMBOLO DELLA MARGHERITA 

“È opportuno chiarire alcuni punti a proposito del simbolo della Margherita”, afferma una nota del Presidente del Collegio dei Liquidatori del partito, dr. Roberto Montesi.
“Il nostro intervento non è di natura politica: è in rigoroso adempimento del mandato ricevuto dall’organo politico - l’Assemblea Federale - che ci ha affidato anche la tutela del simbolo del partito, perché non venga usato nelle elezioni. La storia politica della Margherita si è infatti conclusa con la confluenza nel PD, e nessuno può usarne denominazione, simbolo e marchio.
Come specificato nella nostra diffida, l’on Dellai può certamente usare il simbolo a livello locale, ma a livello nazionale no (salvo la piccola margherita, di pochi millimetri, inserita in passato nella Stella Alpina della SVP Sudtiroler Volkspartei). Sono ineccepibili le considerazioni di Francesco Rutelli circa la necessità di evitare ogni ambiguità e confusione negli elettori.
Va infine ricordato che Margherita-DL non dispone di alcun diritto di esenzione dalla raccolta di firme per la presentazione alle elezioni; la nostra azione è dunque del tutto disinteressata rispetto a questi aspetti politici”.

Cassazione condanna Luigi Lusi: una vittoria della Giustizia

CONDANNA LUSI, MARGHERITA: VITTORIA DELLA GIUSTIZIA

 


La piena conferma della condanna di Luigi Lusi oggi da parte della Suprema Corte di Cassazione ribadisce in modo limpido le ragioni della Margherita – Democrazia è Libertà, costituitasi parte civile nel processo a carico del

l'ex tesoriere accusato di essersi indebitamente appropriato di ingenti somme di denaro del partito.

Si tratta di una vittoria della giustizia piena ed oramai senza più possibilità di appello dopo aver passato il vaglio di tutti i gradi di giudizio fino alla conferma in data odierna della Suprema Corte. 

La soddisfazione da parte del Collegio dei Liquidatori e del Comitato dei Garanti, attuali organi dell’Associazione in liquidazione, per la indiscutibile vittoria conseguita al termine di un’inflessibile azione nelle sedi giudiziarie, è da riferirsi anche alla conferma dell’onestà di un partito guidato ed animato da persone per bene, nonché per il riconoscimento dell’opera svolta durante questi cinque anni dagli organi della Liquidazione e della serietà ed impegno dei professionisti 

operanti fin dall’inizio nelle azioni legali oggi giunte a questa limpida conclusione. 

Come noto l’Assemblea de La Margherita, unica tra tutti i partiti italiani, ha deliberato al momento dello scioglimento, di donare tutti i beni rivenienti dalla liquidazione allo Stato e ad oggi sono stati già devoluti 6,5 milioni di euro al Ministero delle Economia e delle Finanze ai quali si aggiungeranno tutte le somme che in sede civile verranno recuperate a seguito dell’odierna condanna definitiva dell’ex tesoriere. Già da oggi tutti i beni confiscati entrano nella disponibilità irrevocabile dello Stato. 

Luigi Lusi è stato anche severamente condannato per le calunnie rivolte al Presidente Francesco Rutelli: anche per questo reato la Suprema Corte ha pienamente confermato la condanna dei precedenti gradi di giudizio.


Cassazione condanna Luigi Lusi: una vittoria della Giustizia

CONDANNA LUSI, MARGHERITA: VITTORIA DELLA GIUSTIZIA

 


La piena conferma della condanna di Luigi Lusi oggi da parte della Suprema Corte di Cassazione ribadisce in modo limpido le ragioni della Margherita – Democrazia è Libertà, costituitasi parte civile nel processo a carico dell'ex tesoriere accusato di essersi indebitamente appropriato di ingenti somme di denaro del partito.

Si tratta di una vittoria della giustizia piena ed oramai senza più possibilità di appello dopo aver passato il vaglio di tutti i gradi di giudizio fino alla conferma in data odierna della Suprema Corte. 

La soddisfazione da parte del Collegio dei Liquidatori e del Comitato dei Garanti, attuali organi dell’Associazione in liquidazione, per la indiscutibile vittoria conseguita al termine di un’inflessibile azione nelle sedi giudiziarie, è da riferirsi anche alla conferma dell’onestà di un partito guidato ed animato da persone per bene, nonché per il riconoscimento dell’opera svolta durante questi cinque anni dagli organi della Liquidazione e della serietà ed impegno dei professionisti operanti fin dall’inizio nelle azioni legali oggi giunte a questa limpida conclusione. 

Come noto l’Assemblea de La Margherita, unica tra tutti i partiti italiani, ha deliberato al momento dello scioglimento, di donare tutti i beni rivenienti dalla liquidazione allo Stato e ad oggi sono stati già devoluti 6,5 milioni di euro al Ministero delle Economia e delle Finanze ai quali si aggiungeranno tutte le somme che in sede civile verranno recuperate a seguito dell’odierna condanna definitiva dell’ex tesoriere. Già da oggi tutti i beni confiscati entrano nella disponibilità irrevocabile dello Stato. 

Luigi Lusi è stato anche severamente condannato per le calunnie rivolte al Presidente Francesco Rutelli: anche per questo reato la Suprema Corte ha pienamente confermato la condanna dei precedenti gradi di giudizio.


CASO LUSI, TUTTO IL MALTOLTO TORNA ALLO STATO

"Le motivazioni della sentenza di condanna dell'ex tesoriere Luigi Lusi e dei suoi complici in Corte d'Appello mettono tutti i punti fermi necessari, fondamentali e fortissimi su questa vicenda, accogliendo pienamente le attese della Margherita-Dl, attraverso il collegio dei liquidatori, il collegio dei garanti e il presidente Francesco Rutelli". "In modo inequivocabile si definiscono le esclusive e gravissime responsabilità del Lusi nelle appropriazioni indebite e l''accordo criminoso' con i commercialisti suoi complici. Si scolpisce in modo rigoroso e penetrante la gravissima attività calunniatrice a danno di Francesco Rutelli e si conferma che il 'danno di immagine', come da giurisprudenza, andrà definito in sede civile. Si stabilisce, come auspicato e già deliberato dalla Margherita-Dl, l'immediata confisca del maltolto, già sottoposto a sequestro preventivo ed ora devoluto direttamente allo Stato. E' un riconoscimento conclusivo, con una sentenza nel merito conforme a quella di primo grado, dell'onesta' del partito della Margherita e della determinazione inflessibile nel perseguire l'ex tesoriere, continuando a perseguirlo anche per il recupero dei beni localizzati in Canada. E' il pieno successo nel devolvere allo Stato il maltolto, oltre alla donazione già effettuata a beneficio del ministero dell'Economia di 6,5 milioni di euro dei residui attivi del partito". Stabilisce la Corte d'Appello: "La Corte ritiene di disporre la confisca di tutti i beni mobili e immobili sottoposti a sequestro in quanto la Margherita, partito in liquidazione, ha disposto nell'assemblea federale del 16.6.2012 la devoluzione allo Stato delle risorse residue e di quelle derivanti da azioni risarcitorie. La confisca dei beni pare allora in linea con la decisione adottata dal partito e consente che rientrino nel patrimonio dello Stato risorse, all'origine pubbliche, senza ulteriori indugi".

CASO LUSI: Cassazione soldi sottratti vanno alla Margherita e non all'erario; Margherita su recupero crediti, proseguiamo azioni recupero

All'ex tesoriere nessuno sconto con norme contabili di favore (ANSA) - ''Esprimiamo piena soddisfazione per la decisione della Suprema Corte che ha stabilito quanto da noi piu' volte ribadito: nessuno 'sconto' a Luigi Lusi che, attraverso il ricorso ad alcuni strumenti propri del processo contabile, ha tentato di bloccare le iniziative intraprese dalla 'Margherita' e di approfittare del regime attenuato previsto per i funzionari della Pubblica Amministrazione''. Lo dichiara in una nota il Collegio dei Liquidatori e dei Garanti della Margherita-DL, commentando la decisione delle Sezioni Unite della Cassazione che ha ritenuto ammissibile il regolamento preventivo di giurisdizione della Margherita-DL e dichiarato il difetto di giurisdizione della Corte dei Conti. ''La Margherita - continua la nota - ha pieno diritto ad insistere nelle iniziative intraprese nei confronti di Lusi in sede civile e penale per recuperare le somme indebitamente sottratte e donarle allo Stato: ogni tentativo di Lusi di estrometterci e' fallito. Ricorrendo alla Corte di Cassazione abbiamo ottenuto non solo il pieno diritto al riconoscimento del danno direttamente alla Margherita-DL e a tutte le vittime delle sottrazioni indebite dell'ex tesoriere (come stabilito, peraltro, anche dalla sentenza del procedimento penale di primo grado che aveva disposto il sequestro conservativo dei beni di Lusi nell'interesse della Margherita costituitasi parte civile)''. In ogni caso - sottolinea ancora la nota - la sentenza della Corte dei Conti (n. 914/2013) aveva condannato l'ex-tesoriere a restituire il maltolto: 'sul presupposto della natura confessoria delle dichiarazioni fatte dal Lusi in ordine alla sua diretta ed esclusiva responsabilita' circa le sottrazioni del denaro pubblico'''. Il verdetto della Cassazione, ''e' l'ennesimo risultato che conferma la nostra puntualita' e determinazione a continuare tutte le iniziative avviate anche in altre sedi giudiziarie, al fine di garantire il recupero di tutti i beni e di tutto il denaro trafugati dall'ex tesoriere, in Italia e all'estero ed in particolare in Canada, dove Lusi e la moglie possiedono beni immobili di grande valore (e in tutti i casi possibili anche le appropriazioni indebite avvenute gia' prima del 2007)''. ''Appena il maltolto recuperato rientrera' nelle proprieta' della Margherita-DL, esso, come noto, verra' comunque donato allo Stato, cosi' come deliberato dall'Assemblea Federale del partito in fase di liquidazione e come avvenuto per i primi 6,5 milioni di euro, gia' donati dalla margherita-DL al Ministero dell'Economia'', conclude la nota del Collegio dei Liquidatori e dei Garanti.

ANSA, 18 maggio 2015

Una sentenza del Tribunale di Roma sull’Assemblea Federale del 2011

E’ del tutto ininfluente, sul piano pratico, la decisione del Tribunale di Roma che si è pronunciato sulla richiesta di annullamento della delibera dell’Assemblea de La Margherita tenutasi il 21 giugno 2011, riguardante l’approvazione del bilancio consuntivo del 2010 e del preventivo del 2011.

Sulla base della mancata formale convocazione nei loro confronti, gli onorevoli Carra, Lusetti, Piscitello, Bonfanti e Nuccio, hanno chiesto l’annullamento della delibera e il Tribunale di Roma, non avendo ravvisato una effettiva e ufficiale convocazione nei confronti dei predetti soggetti e non ravvisando che nei confronti degli stessi l’Associazione avesse preso dei provvedimenti di esclusione, con sentenza del 9 marzo 2015 n. 46207/11, ha annullato la predetta delibera. Il Tribunale di Roma ha analizzato la vicenda come se si trattasse della convocazione assembleare di una qualsiasi persona giuridica rilevando l’assenza di una formale convocazione di alcuni soggetti iscritti all’Associazione. Pertanto, unicamente sulla base di questa considerazione, ha annullato la predetta deliberazione.

Il Tribunale di Roma, peraltro, si era già pronunciato, in senso opposto, l’11 settembre 2013. 

Nel merito, va ricordato che l’Assemblea Federale della Margherita-Democrazia è Libertà si era, a due riprese, pronunciata deliberando l’esclusione dei ricorrenti, con varie motivazioni; da richiamare il fatto che l’on. Carra e gli altri avevano aderito ad altri Partiti (l’UDC, il Movimento politico dell’on. Lombardo), i quali avevano diritto ai rimborsi elettorali per le elezioni politiche. Dunque i suddetti onorevoli non potevano partecipare all’Assemblea Federale di un altro partito, chiamata a deliberare sull’assegnazione dei rimborsi elettorali per le elezioni politiche, già partecipando all’attività di partiti concorrenti sulla medesima materia!

Comunque, il tema fu concluso in modo definitivo dall’Assemblea Federale del 16 giugno 2012, quando l’Associazione “Democrazia è Libertà – La Margherita” ha deliberato sia la liquidazione dell’associazione, con contestuale approvazione del bilancio consuntivo 2011, sia, in quella stessa sede e a larghissima maggioranza (con solo 1 voto contrario e 5 astenuti), la ratifica del recesso dei predetti onorevoli Carra, Lusetti, Piscitello, Bonfanti e Nuccio.

Questa delibera del 16 giugno 2012, che ha approvato il bilancio consuntivo 2011 ed ha convalidato le precedenti decisioni, stabilendo il recesso dell’on. Carra e degli altri a larghissima maggioranza, non è stata impugnata, come peraltro non sono state impugnate le successive delibere di approvazione dei bilanci di liquidazione. L’annullamento da parte del Tribunale di Roma, quindi, non ha alcuna conseguenza di ordine pratico.

I legali della della Margherita-DL in liquidazione:

avv. Maurizio Morganti

avv. Simone Grassi

Caso Lusi: Margherita dona altro milione e mezzo allo Stato

''Continua incessante il nostro impegno per il totale recupero del maltolto trafugato dall'ex tesoriere Luigi Lusi: abbiamo appena donato allo Stato la somma di 1 milione e 500 mila euro''. Ad annunciarlo una nota congiunta del Collegio dei Liquidatori e del Collegio dei Garanti della Margherita. ''E' un passo importante - spiega la nota - mentre continuiamo a contrastare ogni tentativo dell'ex-tesoriere di ottenere 'sconti' e cercare di sfuggire alla verita' e alla severita' del giudizio penale e civile. E' questa la tattica che l'avvocato Lusi sta tentando di attuare attraverso la Corte dei Conti. Quest'ultima, e' bene, ricordarlo, non ha giurisdizione in Canada, quindi i fondi li' trafugati, rischiano di restare a Lusi e alla sua famiglia''. ''Questo ulteriore versamento al Ministero del Tesoro di una cospicua somma potra' essere utilizzata dallo Stato per contribuire ad affrontare le numerose emergenze del Paese. Grazie anche alla collaborazione dell'avv. Daniele Macchion, la Margherita Veneto ha restituito l'avanzo della gestione liquidatoria di euro 341.288,37; inoltre abbiamo recuperato altri euro 30.000 da persone che hanno restituito risorse illecitamente ricevute da Lusi, cui si aggiungono euro 1.128.711,63 derivanti dal patrimonio della Margherita. Questa devoluzione allo Stato va a sommarsi alla prima, gia' avvenuta, di 5 milioni di euro e proseguira' anche con i 'proventi' delle conclusioni dei procedimenti che hanno visto il sequestro di immobili e conti correnti dell'ex-tesoriere. Ribadiamo - conclude la nota - che il Collegio dei Liquidatori e quello dei Garanti donera' infine allo Stato tutte le risorse residue del partito, attuando il preciso mandato ricevuto dall'Assemblea Federale della Margherita-DL in liquidazione''.

ANSA, 18 ottobre 2014

Liquidatori Margherita: altro che tesoretto conteso

Non facciamo sconti

''L`Espresso ancora una volta sceglie di sposare le tesi dell'ex-tesoriere Lusi, condannato in primo grado a 8 anni di reclusione per appropriazioni indebite e per calunnia contro Francesco Rutelli; in un articolo sostiene, addirittura, che la Margherita sarebbe in `battaglia per evitare la condanna dell'ex tesoriere a risarcire le casse pubbliche`. In poche righe, il settimanale riesce ad affermare varie falsita' ed inesattezze, che occorre precisare''. Lo dichiara in una nota il Collegio dei Liquidatori della Margherita.

''Il Collegio dei Liquidatori ed i Garanti (non ''i big della Margherita'') - si legge nella nota - attuano il preciso mandato ricevuto dall'Assemblea Federale del partito di recuperare tutto il maltolto e di devolverlo allo Stato. I dirigenti della Margherita non solo hanno collaborato con la giustizia, ma hanno fatto si che l'Assemblea deliberasse in tal senso.

La Margherita in liquidazione e' stata riconosciuta come parte offesa in tutti i pronunciamenti in sede penale e civile, dunque ha chiesto alla Suprema Corte di Cassazione di risolvere le questioni aperte dopo che Lusi si e' rivolto alla Corte dei Conti, nell'intento di rispondere al giudice contabile, piuttosto che in sede penale e civile. Tra gli obiettivi dell'ex-tesoriere, vi era di ottenere uno ''sconto'' nella restituzione del maltolto, quantificato dai Magistrati della Procura della Corte dei Conti del Lazio in alcuni milioni di euro. Ovviamente, la Margherita in liquidazione si e' opposta. Nostro obiettivo e' di devolvere piu' denaro alle casse dello Stato di quanto Lusi intenda fare.

Che i Liquidatori, in base al mandato ricevuto, siano impegnati, al termine dei procedimenti in corso, a devolvere allo Stato tutte le risorse del partito e' confermato dalla donazione, gia' avvenuta, di 5 milioni di euro al Ministero del Tesoro, e dalle azioni sistematiche di recupero di altre risorse, che certamente sfuggirebbero alla Corte dei Conti, tra cui il denaro illecitamente trasferito da Lusi e dai suoi familiari in Canada, per cui la Margherita in liquidazione ha gia' ottenuto un importante sequestro di beni immobili. Di ulteriori iniziative sara' dato conto, come sempre, all'opinione pubblica, nelle prossime settimane'', conclude la nota del Collegio dei Liquidatori.

TMNews, 10 ottobre 2014

Lusi: Legali Margherita, Riesame conferma sequestro beni

''Il sequestro sui beni di Lusi, oggi confermato dal Tribunale del riesame, assicura alla Margherita l'integrale recupero del maltolto''. E' quanto dichiarano in una nota i legali della Margherita-DL, Titta Madia e Alessandro Diddi in relazione alla decisione del tribunale sul caso Lusi. Soddisfazione e' stata espressa anche da parte del Collegio dei Liquidatori secondo i quali ''il Tribunale oggi ha di fatto rigettato il ricorso proposto dai difensori di Lusi e dall' Avvocatura di Stato - spiega Roberto Montesi, Presidente del Collegio - confermando la titolarita' della Margherita ad ottenere il risarcimento del danno per beni sottratti, e la misura del sequestro conservativo offre le necessarie garanzie per l'esecuzione su tutte le proprieta' di Lusi e della moglie Giovanna Petricone; inoltre conferma la legittimita' della Margherita a proseguire tutte le azioni giudiziarie gia' avviate con il fine, piu' volte espresso, di recuperare i beni e donarli allo Stato'', conclude Montesi.

ANSA, 3 luglio 2014

Liquidatori Margherita-DL: Emanuele Lusi e Micol D'Andrea restituiscono alla Margherita la somma residua ricevuta in prestito dall'ex-tesoriere con i soldi del partito

Raggiunto l’accordo tra i Liquidatori della Margherita-DL ed Emanuele Lusi e Micol D’Andrea per la restituzione della somma residua relativa ad un prestito che Luigi Lusi aveva fatto loro con i soldi della Margherita.  “Siamo soddisfatti di questo risultato - dichiara in una nota il Collegio dei Liquidatori della Margherita - considerato che il Dott. Emanuele Lusi e la Dott.ssa Micol D’Andrea avevano già provveduto a restituire quasi integralmente al Sen. Luigi Lusi ed alla moglie Giovanna Petricone, la somma ricevuta in prestito. Chiaramente in buona fede rispetto alla provenienza di quel prestito, essi versano oggi alla Margherita-DL la somma residua, che già avevano dichiarato di mettere a disposizione di giustizia. Apprezziamo questa disponibilità, che ribadisce l’estraneità del Dott. Emanuele Lusi e della Dott.ssa Micol D’Andrea, già emersa negli accertamenti giudiziari, nella vicenda dell'ex tesoriere Luigi Lusi condannato ad 8 anni di reclusione per aver sottratto 25 milioni di euro dalle casse del partito e per la calunnia nei confronti di Francesco Rutelli. Questo passaggio - continua la nota del Collegio dei Liquidatori – rientra nella nostra azione volta al completo recupero di tutto il maltolto trafugato dall’ex tesoriere, in Italia e all'estero. Già la condanna di primo grado prevede inoltre il risarcimento del danno alla Margherita-DL, costituitasi parte civile, alle vittime delle calunnie di Lusi e il sequestro conservativo dei beni a garanzia di tale risarcimento. Ora si tratta di garantire il recupero di tutti i beni e di tutto il denaro rubato. Una volta rientrati nelle proprietà della Margherita-DL, essi verranno donati allo Stato, così come predisposto dall’Assemblea Federale del partito in fase di liquidazione”, conclude il Collegio dei Liquidatori.

30 giugno 2014

Lusi: legale Margherita, lui e complici depredato partito

''La sentenza che condanna Luigi Lusi e' chiarissima e motivatissima. Lusi e i suoi complici hanno depredato la Margherita alla quale i giudici hanno riconosciuto il risarcimento del danno''. Lo afferma in una nota l'avvocato Titta Madia, difensore della Margherita. Per il penalista ''Lusi ha calunniato scientemente Francesco Rutelli per vendicarsi di colui che, saputi i fatti, lo ha fermamente denunciato e accusato''.

ANSA, 20 giugno 2014

Caso Lusi, giudici: Soldi Margherita non destinati a funzioni pubbliche

"Contrariamente a quanto ritenuto dalla Corte dei conti nella sentenza depositata il 30 dicembre 2013 e prodotta dalla difesa del Lusi, il denaro sottratto alla Margherita non puo' ritenersi destinato a funzioni pubbliche per la sola circostanza che una parte di esso sia stata erogata dallo Stato quale rimborso delle spese elettorali''. Lo scrivono i i giudici della quarta sezione penale del tribunale di Roma che il 2 maggio scorso hanno condannato l'ex tesoriere della Margherita Luigi Lusi. Per la corte presieduta da Laura Di Girolamo, al contrario di quanto sostenuto dai giudici contabili, va rilevato come ''la sottrazione si sia verificata con riferimento a somme depositate su un unico conto corrente, nel quale confluivano senza distinzione tutti gli apporti finanziari, pubblici e privati, al patrimonio del partito''.

La Presse, 20 giugno 2014

Caso Lusi, giudici: Provata calunnia ai danni Rutelli

E' provata la calunnia di Lusi ai danni di Rutelli: l'ex tesoriere ''resosi conto di essere stato abbandonato da colui da cui si aspettava protezione, decide di vendicarsi attribuendogli responsabilita' che vanno ben oltre l'omesso controllo''. Cosi' scrivono i giudici della quarta sezione penale del tribunale di Roma che il 2 maggio scorso hanno condannato a 8 mesi di reclusione l'ex tesoriere della Margherita Luigi Lusi.

La Presse, 20 giugno 2014

Liquidatori Margherita: soddisfazione per condanna Lusi

I liquidatori della Margherita esprimono "soddisfazione" per la condanna dell'ex tesoriere del partito Luigi Lusi: "Accogliamo con favore il dispositivo della sentenza di primo grado che condanna Lusi e gli altri imputati a pene superiori rispetto a quanto chiesto dal PM Pesci e l`ex tesoriere Lusi per la calunnia nei confronti di Francesco Rutelli, nonché all``interdizione perpetua e permanente dai pubblici uffici e durante la pena".

"La condanna - prosegue il collegio dei liquidatori - prevede inoltre il risarcimento del danno alla Margherita costituitasi parte civile e il sequestro conservativo dei beni a garanzia di tale risarcimento. Tali beni una volta rientrati nelle proprietà della Margherita, verranno donati allo Stato così come predisposto dall`assemblea federale del partito in fase di liquidazione".

TMNews - 2 maggio 2014

Lusi:legale Rutelli,fatta chiarezza su calunnie ex tesoriere

''E' una sentenza che ha scritto una triste pagina della nostra democrazia. Sono contento che il tribunale abbia fatto pulizia delle ennesime calunnie che nel corso del dibattimento Lusi ha continuato a formulare nei confronti di Francesco Rutelli''. Cosi' l'avvocato di Rutelli, Alessandro Diddi, commenta la decisione del tribunale di Roma che ha condannato ad otto anni di reclusione l'ex tesoriere Luigi Lusi. ''Mi spiace - prosegue - che i miei 'valorosi' colleghi che dicono di aver vinto il processo non si siano accorti che il loro assistito e' stato condannato ad 8 anni di reclusione, piu' di quanto chiesto dal pubblico ministero. E' importante sottolineare che il tribunale ha disposto il sequestro conservativo sui beni gia' sottoposti a sequestro penale. Anche questo e' un risultato del quale dobbiamo ritenerci soddisfatti perche' spazza via l'ennesimo tentativo di Lusi di prendere in giro la Corte dei conti, offrendo a titolo di ristoro del danno erariale beni che sono destinati a ripianare il patrimonio della Margherita depredato dalle condotte illecite del senatore Lusi''.

ANSA - 2 maggio 2014